Paella mista

Paella mista

Una buona paella mista è quello che ci vuole per imbandire una tavola ricca e allegra!

Il termine Paella deriva dal francese antico “Paele” che a sua volta deriva dal latino “Patella” (da cui anche l’italiano “Padella”). In origine il termine indicava infatti il recipiente con cui si cucinava il piatto ma col tempo si è affermato l’uso del termine paella per indicare la ricetta, mentre il contenitore in cui viene preparata viene detto Paellera.

Si tratta di un recipiente in metallo di forma circolare che si differenzia da altre padelle, oltre che per le due impugnature laterali, anche per le sue dimensioni. La profondità, infatti, è di circa cinque-sei centimetri, mentre il diametro varia in base al numero: per 4 persone si usa una Paellera da 45 cm, per 10 persone addirittura quella da 1 metro. La mia amica spagnola Gloria mi ha raccontato che in occasioni particolari, per esempio per sagre paesane o feste di beneficenza, si possono vedere all’opera Paelleras di dimensioni gigantesche, che superano anche i 2 metri di diametro!

La vera Paella andrebbe, quindi, cucinata nell’apposita Paellera. Io, però, l’ho preparata con il Bimby, che rende tutto più facile e veloce :-) Mio marito si è leccato i baffi e le mie bambine non sono certo rimaste con le mani in mano, anzi! Il risultato è stato un vero spettacolo… da guardare e soprattutto da mangiare!


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  1. ciao flavia, ho visto tardi questa ricetta sto ora cucinando quella presente nel tuo libro (anteprima) visto che stavo vedendo se comprarlo.
    Ma già al primo passo ho visto i peperoni mezzi crudi e li ho messi in padella oltre il fatto che non emanavamo odore di peperoni e olio, ora sta cuocendo ma temo di dover recuperare tutti gli ingredienti dopo i 30 min di varoma vissto che questa tua ricetta è tutta diversa. ti farò sapere ciao

    Pamela